Capire i comportamenti del cane

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Quando si prende la decisione di avere un cane si è più o meno consapevoli dei costi che comporta: il veterinario, il cibo, i suoi accessori, ma si va a trascurare la sua educazione. Sia che si adotti un cane dal canile che un cucciolo da un allevamento, è utile contattare un educatore cinofilo. Il suo compito sarà quello di ascoltare come vivete la quotidianità con il vostro cane e capire, anche “leggendo” l’animale, se vengono soddisfatti tutti i suoi bisogni fisici e mentali. Un educatore cinofilo è una figura importante: viene direttamente a casa, quindi nell’ambiente in cui vive il cane, ed è in grado di vedere se mostra comportamenti di disagio o di stress.

Questi comportamenti possono essere di vari tipi ed è sempre meglio rivolgersi ad un veterinario se si notano,  in modo da chiarirne la causa.

I comportamenti del cane: come si manifestano

Noi viviamo con il cane quindi siamo attenti a tutti quei comportamenti “strani” che potrebbe manifestare: ad esempio se il cane durante la notte si sveglia e vuole giocare, è molto attivo e fa fatica a riaddormentarsi; oppure se lo vediamo spesso rincorrersi per prendersi la coda, voler sempre giocare con un gioco (come la palla) e mentre lo fa osservare che il suo corpo è teso, non sente se lo si chiama, ha gli occhi fissi sulla palla e una volta messa via non si tranquillizza ma la cerca.

Altri comportamenti che a noi sembrano buffi e invece potrebbero segnalare un suo disagio sono l’inseguire le lucertole o gli insetti, le ombre o le luci riflesse dal sole.

Altri segnali di malessere di tipo fisico sono il continuarsi a leccare una zampa o il mordersi il fianco.

Ora non c’è da preoccuparsi se il nostro cane fa queste azioni ogni tanto!

Quando allarmarsi?

Ci deve allarmare quando sono espressi nella quotidianità e per lungo tempo.

Quindi cosa fare quando li vediamo? Ad esempio se il cane si insegue la coda? 

L’intervento più utile è quello di non incentivare, lodandolo, quello che sta facendo, ma distrarre il cane chiamandolo e proponendogli un gioco da fare.

Si interviene anche su un altro fronte, quello di portare il cane da un veterinario, in modo da individuare la fonte di disagio che ha portato a questo comportamento. 

Il disagio può essere di varia origine: può presentarsi da quando si è allontanata una persona di famiglia da casa o la scomparsa di un altro cane di casa o nascere dalla paura e dall’ansia

Quindi, grazie all’intervento di un esperto si va a capire l’origine del problema in modo da porvi rimedio, si segue una terapia comportamentale che può prevedere il dare maggiori competenze al cane e maggiore attività fisica.

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